Alessandro Magno

Alexander, Philippi filius, vir bellicosus (= bellicoso) est, sed Graecas litteras colit et poetas valde (avv.) diligit. Post patris mortem (= Dopo la morte del padre), contra (= contro, + acc.) Dareum, regem (= re) Persarum, pugnat. Apud (= Presso, + acc.) Granicum, Issum et Arbela (= Arbela) ersarum turmae ab Alexandro profligantur. Asiam universam subigit et usque ad (= fino a, + acc.) terminos Indiae pervenit. Homeri libros in (+ abl., = in) pretiosa arca servat et libenter (avv.) virorum Troiae historias legit. Luxuriam et divitiarum illecebras spernit; cibum frugaliter (avv.) sumit cum copiis, a quibus (= dalle quali) valde Alexander diligitur.

Alessandro, figlio di Filippo, è un uomo bellicoso, ma coltiva la letteratura Greca e apprezza molto i poeti. Dopo la morte del padre, combatte contro Dario, re dei Persiani. Le torme dei Persiani vengono sconfitte da Alessandro presso il (fiume) Granico, Isso e Arbela. Sottomette l’intera Asia e giunge fino ai confini dell’India. In un prezioso baule custodisce le opere di Omero e legge volentieri le storie degli uomini di Troia. Disprezza il lusso e le lusinghe della ricchezza; mangia (lett: “assume il cibo”) con frugalità assieme alle truppe, dalle quali Alessandro è molto amato.