Alessandro si impadronisce di alcune città senza combattere

Alexander, ad vastandam eam regionem Perdicca cum expedita manu misso, partem copiarum Eumeni tradidit, ut is quoque barbaros ad deditionem compelleret; ipse ceteras (copias) ad oppugnandam urbem validam, in quam aliarum quoque urbium confugerant incolae, duxit. Oppidani, missis qui regem deprecarentur, nihilominus bellum parabant; orta seditio in diversa consilia diduxerat vulgus: alii omnia deditione potiora, quidam nullam opem in ipsis esse ducebant. Sed dum nihil in commune consulitur, qui deditionem volebant, apertis portis, hostem recipiunt. Alexander, quamquam belli auctoribus iure poterat irasci, tamen, omnibus venia data et obsidibus acceptis, ad obsidendam proximam deinde urbem castra movit. Obsides ducebantur ante agmen. Quos cum incolae e muris agnovissent, utpote gentis eiusdem, in colloquium convocaverunt. Illi, clementiam Alexandri simulque vim commemorando, ad deditionem eos compulere (= compulerunt); ceteras urbes simili modo domitas in fidem rex accepit.

Maiorum Lingua C

Alessandro, mandato Perdicca con truppe armate alla leggera a devastare quella regione, affidò a Eumene una parte delle truppe, affinché anch’egli spingesse i barbari alla resa; il re in persona condusse il resto del’esercito ad assediare una potente città, nella quale si erano rifugiati gli abitanti anche di altre città. Gli abitanti, inviati alcuni rappresentanti a supplicare il re, nondimeno preparano la guerra; uno scontro sorto tra diversi pareri aveva diviso il popolo: alcuni pensavano che tutto fosse migliore della resa, altri invece che non avessero alcuna possibilità. Ma mentre non si decideva nulla insieme, chi volevano arrendersi, aperte le porte, accoglievano il nemico. Alessandro, sebbene avesse potuto giustamente adirarsi con i promotori della guerra, tuttavia, concesso il perdono e accettati gli ostaggi, spostò il campo per assediare la città più vicina. Gli ostaggi venivano condotti prima delle truppe. Dopo che gli abitanti dalle mura li ebbero riconosciuti, in quanto appartenenti al medesimo popolo, li chiamarono a colloquio. E quelli, ricordando allo stesso tempo la clemenza e la potenza di Alessandro, li costrinsero alla resa; allo stesso modo il re sottomise le altre città alla lealtà nei suoi riguardi.