Amore e Psiche (quinta parte) (Apuleio)

Venus, frumento et hordeo et milio et papaveris seminibus et ciceribus et fabis commixtisque confusis in unum acervum, puellae imperavit: «Psyche, discerne seminum istorum congeriem et singulis granis dispositis atque seiugatis ante solis occasum opus perfice!» Sic assignato tantorum seminum cumulo, ipsa cenae nuptiali concessit. Psyche, immanitate praecepti consternata, silens obstupescit. Tunc formicula, certa difficultatis immanis et Psyches miserta, cunctum formicarum populum discurrens convocat: «Miseremini, agiles amicae, et Amoris uxori periclitanti prompta velocitate succurrite!» Statim aliae formicae ruunt summoque studio totum acervum dividunt et, distributis omnibus seminum generibus, evanescunt. Initio noctis e convivio nuptiali vino madens Venus remeat et, visa diligentia miri laboris: «Non tuum – inquit, nequissima, est istud opus» et, frusto panis puellae proiecto, cubitum discedit.

Apuleio

Venere, dopo aver mischiato e confuso in un solo mucchio grano e orzo e miglio e semi di papavero e ceci e fave, ordinò alla fanciulla: “Psiche, dividi l’ammasso di questi semi e, separati e disposti in ordine i granelli uno ad uno, conduci a termine il lavoro prima del tramonto del sole!”. Così consegnatole il mucchio di una grande quantità di semi, ella si recò ad un pranzo di nozze. Psiche, costernata dall’enormità del comando, rimase sbalordita in silenzio. Allora una piccola formica, consapevole dell’immane difficoltà e avendo provato pietà per Psiche, chiamò, correndo qua e là, tutto il popolo delle formiche: “Abbiate compassione, agili amiche, e con pronta rapidità correte in aiuto della moglie di Amore che è in pericolo!”. Subito le altre formiche si precipitarono e con la massima applicazione divisero tutto il cumulo e, ripartite tutte le specie di semi, si allontanarono. All’inizio della notte Venere ubriaca ritornò dal banchetto nuziale e, vista l’esattezza dello straordinario lavoro: “Disonesta, – disse – questa non è opera tua” e, gettato alla fanciulla un tozzo di pane, si ritirò a dormire.