Britannia

Caelum ob crebres imbres ac nebulas nubilum saepe est. Nox in extrema Britanniae parte longior est et difficile est discernere finem atque initium lucis; humiles umbrae tenebras non gignunt. Humus fecunda est, nam praeter oleam, vitemque et cetera sueta calidioribus terris, gignit omnes fruges. Multa flumina, breviora quam Padus, fluunt per Britanniam. In Tamesis portu multae naves accommodatae ad loci naturam et ad vim tempestatum sunt. In Britannia sunt aurum, argentum et alia metalla, copiosiora quam in aliis terris. Pecorum magnus numerus facit lanae copiam et arbores virescunt, praecipue fagi atque abietes. Multi pisces capiuntur a piscatoribus et margaritae, sed minus pulchrae et albae quam margaritae in Rubro Mari.

Il cielo è spesso nuvoloso a causa delle frequenti piogge e delle nuvole. Nella zona estrema della Britannia la notte è più lunga ed è difficile distinguere l’inizio e la fine del giorno; le ombre basse non producono tenebre. La terra è fertile, infatti ad eccezione dell’olivo, della vite e di altre colture avvezze alle terre più calde, produce tutte le messi. Attraverso la Britannia scorrono molti fiumi, più corti del Po. Nel porto del Tamigi ci sono molte navi adatte alla conformazione del luogo e alla violenza delle burrasche. In Britannia ci sono oro, argento e altri metalli, più abbondanti che in altre terre. Il gran numero di pecore arreca una gran quantità di lana e verdeggiano gli alberi, soprattutto faggi e abeti. Dai pescatori vengono presi molti pesci e perle, ma meno belle e bianche delle margherite nel mar Rosso.