Buone ragioni per attaccare la legione romana

Cum dies hibernorum complures transissent frumentumque eo comportari iussisset, subito per exploratores certior factus est ex ea parte vici, quam Gallis concesserat, omnes noctu discessisse montesque qui impenderent a maxima multitudine Sedunorum et Veragrorum teneri. Id aliquot de causis acciderat, ut subito Galli belli renovandi legionisque opprimendae consilium caperent: primum quod legionem neque eam plenissimam detractis cohortibus duabus et compluribus singillatim, qui commeatus petendi causa missi erant, absentibus, propter paucitatem despiciebant; tum etiam quod propter iniquitatem loci, cum ipsi ex montibus in vallem decurrerent et tela conicerent, ne primum quidem posse impetum suum sustineri existimabant. Accedebat, quod suos ab se liberos abstractos obsidum nomine dolebant et Romanos non solum itinerum causa, sed etiam perpetuae possessionis culmina Alpium occupare conari et ea loca finitimae provinciae adiungere sibi persuasum habebant.

Nexus – Pag.182 n.4 – Cesare

Essendo passati parecchi giorni degli accampamenti invernali ed essendo stato ordinato che il frumento fosse portato là, improvvisamente fu informato dagli esploratori che da quella parte del cantone, che aveva concesso ai Galli, tutti di notte erano partiti ed i monti che sovrastavano erano occupati dalla grandissima moltitudine dei Seduni e dei Veragri. Questo era accaduto per alcune cause, (cioè) che i Galli prendessero la decisione di riprendere la guerra e distruggere la legione: primo, perché disprezzavano una legione neppure completissima, essendo state tolte due coorti e essendo parecchi singolarmente assenti, che erano stati inviati per cercare vettovagliamento; poi anche perché per lo svantaggio della posizione, mentre essi correvano giù dai monti nella valle e lanciavano armi, pensavano che (i Romani) non potessero sostenere neppure il loro primo attacco. Si aggiungeva che si dolevano dei loro figli ad essi strappati a titolo di ostaggi ed erano convinti che i Romani non solo a causa dei passaggi, ma anche di un perpetuo possesso tentavano di occupare le cime delle Alpi ed annettersi quelle posizioni per la provincia romana.