Caccia alla lepre

Cum (Quando) sol aurora apparet, ruri venatores agros peragrant et magna cura nemorum frutices inspiciunt. Lepores in segetibus latent. Subito (avv.) canes magno clamore latrant, lepores excitant et fugant: bestiolae enim canum venatorumque vocibus terrentur. Lepores e campis ad silvas effugiunt et magna celeritate salutem suam petunt. Sed venatores eos (le) vident et armis suis necant. Leporum maestum fatum venatores non commovet: nam frumenti agros vastant quia seg?tum radices vorant. Cum (Quando) venatores remeant, uxores eorum mensas parant et leporum carne exquisitos cibos coquunt.

Quando il sole appare con l’aurora, in campagna i cacciatori percorrono i campi ed esaminano i cespugli con grande attenzione. Le lepri infatti si nascondono tra le messi. Ad un tratto i cani abbaiano con grande clamore, stanano le lepri e le mettono in fuga: gli animaletti infatti sono spaventati dalle voci dei cani e dei cacciatori. Le lepri fuggono verso i boschi dai campi e con la velocità cercano la loro salvezza. Ma i cacciatori le vedono e le uccidono con le loro armi. La triste sorte delle lepri non commuove i cacciatori: infatti le lepri distruggono i campi di grano, perché mangiano le radici delle messi. Quando i cacciatori tornano, le loro mogli preparano le mense e cucinano pietanze squisite con la carne delle lepri.