Cesare chiede ostaggi ai Morini

Dum in his locis Caesar navium parandarum causa moratur, ex magna parte Morinorum ad eum legati venerunt, qui se de superioris temporis consilio excusarent, quod homines barbari et nostrae consuetudinis imperiti bellum populo Romano fecissent, seque ea quae imperasset facturos pollicerentur. Hoc sibi Caesar satis opportune accidisse arbitratus, quod neque post tergum hostem relinquere volebat neque belli gerendi propter anni tempus facultatem habebat neque has tantularum rerum occupationes Britanniae anteponendas iudicabat, magnum iis numerum obsidum imperat. Quibus adductis eos in fidem recipit. Navibus circiter Lxxx onerariis coactis, contractisque quot satis esse ad duas transportandas legiones existimabat, quicquid praeterea navium longarum habebat, id quaestori legatis praefectisque distribuit.

Esperienze di traduzione – Pag.296 n.3 – Cesare

Mentre Cesare si ferma in quei luoghi per allestire le navi, dalla gran parte dei Morini giunsero a lui ambasciatori che si scusavano della decisione precedente, perché uomini barbari ed inesperti della nostra tradizione avevan fatto guerra al popolo romano e promettevano di fare le cose che lui avesse comandato. Cesare ritenendo che questo era accaduto opportunamente, poiché non voleva né lasciare il nemico alle spalle e non aveva la possibilità per il periodo dell’anno di fare la guerra né giudicava che bisognasse anteporre l’impegno di cose da poco alla Britannia, ordina loro un gran numero di ostaggi. Essendo stati condotti questi, li accoglie in protezione.Riunite circa 80 navi da carico, e raccolte quante pensava esser sufficienti per trasportare due legioni, quello che aveva in più tra le navi da guerra, questi lo consegnò ad un questore, a legati e prefetti.