Cesare ritarda l’attacco

Pompeius, qui castra in colle habebat, ad infimas radices montis aciem instruebat, optans ut iniquis locis Caesar se subiceret. Caesar, nulla ratione ad pugnam elici posse Pompeium existimans, hanc sibi commodissimam belli rationem iudicavit, ut castra ex eo loco moveret semperque esset in itineribus. Hoc fecit ut movendis castris pluribusque adeundis locis commodiore re frumentaria uteretur, simulque ut in itinere aliquam occasionem dimicandi nancisceretur et insolitum ad laborem Pompei exercitum cotidianis itineribus defatigaret. His constitutis rebus, signo iam profectionis dato tabernaculisque detensis, animadversum est paulo ante extra cotidianam consuetudinem longius a vallo esse aciem Pompei progressam, ut non iniquo loco posset dimicari. Tum Caesar apud suos, cum iam esset agmen in portis, «Differendum est» inquit, «iter in praesentia nobis et de proelio cogitandum, sicut semper depoposcimus; animo simus ad dimicandum parati: non facile occasionem postea reperiemus»; confestimque expeditas copias educit.

Cesare

Pompeo, che aveva l’accampamento su una collina, schierava l’esercito ai piedi del monte, sperando che Cesare si esponesse in luoghi svantaggiosi. Cesare, ritenendo che Pompeo in nessun modo potesse essere spinto alla battaglia, ritenne questa la tattica di guerra più adatta a sé, (ovvero) che spostasse l’accampamento da quel luogo e stesse sempre in marcia. Fece ciò affinché, spostando l’accampamento e andando in molti luoghi, usufruisse di viveri più adeguati e contemporaneamente trovasse durante il cammino qualche occasione per combattere e stancasse con le marce quotidiane l’esercito di Pompeo, non abituato alla fatica. Stabilite queste cose, dato già il segnale della partenza e levate le tende, ci si accorse che poco prima, contrariamente all’abitudine quotidiana, l’esercito di Pompeo si era allontanato un po’ troppo dal vallo, così che si poteva combattere in una posizione non sfavorevole. Allora Cesare, quando già l’esercito era alle porte, disse dinanzi ai suoi: «Per ora dobbiamo rimandare la marcia e pensare alla battaglia, così come abbiamo sempre desiderato; siamo pronti nell’animo a combattere: in seguito non troveremo facilmente un’occasione»; e subito condusse fuori le armate pronte.