Cicerone dichiara Antonio hostis della patria

Frequentia vestrum incredibilis, Quirites, contioque tanta, quantam meminisse non videor, et alacritatem mihi summam defendendae rei publicae adfert et spem recuperandae. Quamquam animus mihi quidem numquam defuit, tempora defuerunt, quae simul ac primum aliquid lucis ostendere visa sunt, princeps vestrae libertatis defendendae fui. Quodsi id ante facere conatus essem, nunc facere non possem. Hodierno enim die, Quirites, ne mediocrem rem actam arbitremini, fundamenta iacta sunt reliquarum actionum. Nam est hostis a senatu nondum verbo adpellatus, sed re iam iudicatus Antonius. Num vero multo sum erectior, quod vos quoque illum hostem esse tanto consensu tantoque clamore adprobavistis. Neque enim, Quirites, fieri potest, ut non aut ii sint impii, qui contra consulem exercitus comparaverunt, aut ille hostis, contra quem iure arma sumpta sunt. Hanc igitur dubitationem, quamquam nulla erat, tamen ne qua posset esse, senatus hodierno die sustulit. C.Caesar, qui rem publicam libertatemque vestram suo studio, consilio, patrimonio denique tutatus est et tutatur, maximis senatus laudibus ornatus est.

Esperienze di traduzione – Pag.351 – Cicerone

La vostra incredibile affluenza, Quiriti, e un assemblea così numerosa, come non mi sembra di ricordarne, mi dà sia una grandissima alacrità a difendere lo Stato, sia la speranza di risollevarlo. Per quanto, non mi è certo mai mancato l’animo; sono mancate (invece) le occasioni favorevoli, ma non appena è sembrato che esse mostrassero un po’ di luce, sono stato il primo a difendere la vostra libertà: se infatti avessi tentato di farlo prima, non potrei farlo ora. Oggi infatti, Quiriti, perché non pensiate che sia stata fatta un’azione di poco conto, sono state gettate le fondamenta di ciò che resta da fare: infatti Antonio non è ancora stato definito hostis del Senato di nome, ma lo è già stato giudicato di fatto. Ora si che mi sento molto più incoraggiato, perché anche voi avete approvato, con sì unanime consenso di applausi, che Antonio è hostis. E infatti, Quiriti, non è possibile che, o non siano empi coloro che hanno approntato un esercito contro il console o non sia hostis colui contro il quale sono state prese, e a buon diritto, le armi. Questo dubbio dunque, sebbene non sussistesse affatto, tuttavia, perché non potesse in alcun modo esserci, il Senato l’ha eliminato oggi. G. Cesare Ottaviano, che ha difeso e difende lo Stato e la vostra libertà con il suo impegno, il suo senno e infine col suo patrimonio, è stato insignito delle più alte lodi del Senato.