Clelia, una ragazzina coraggiosa

Porsena Claeliam, virginem nobilem inter obsides accepit. Cum eius castra haud procul ripa Tiberis locata essent, Claelia, deceptis custodibus, noctu egressa, equum, quem sors dederat, arripuit, et Tiberim traiecit. Quod ubi regi nuntiatum est, primo ille incensus ira Romam legatos misit ad Claeliam obsidem reposcendam. Romani eam ex foedere restituerunt. Tum rex virginis virtutem admiratus, eam laudavit, ac parte obsidum donare se dixit, permisitque ut ipsa quos vellet, legeret. Productis obsidibus, Claelia virgines puerosque elegit quorum aetatem iniuriae obnoxiam sciebat, et cum eis in patriam rediit. Romani novam in femina virtutem novo genere honoris, statua equestri, donavere. In summa via sacra, fuit posita virgo insidens equo.

Lhomond

Porsenna tra gli ostaggi ricevette una nobile fanciulla, Clelia. Poiché il suo (= di Porsenna) accampamento era stato posto non lontano dalla riva del Tevere. Clelia, uscita durante la notte dopo aver ingannato le sentinelle, prese un cavallo, che la sorte le aveva dato, e attraversò il Tevere. Quando ciò fu riferito al re, dapprima quello acceso dall’ira mandò ambasciatori a Roma affinché reclamassero Clelia come ostaggio. I Romani la restituirono in base al patto. Allora il re, stupitosi del valore della fanciulla, la lodò e disse che le donava una parte dei prigionieri e permise che essa stessa scegliesse quelli che voleva. Condotti avanti i prigionieri, Clelia scelse le fanciulle e i bambini, la cui età sapeva esposta alla violenza e tornò con loro in patria. I Romani donarono all’insolito valore in una donna un nuovo genere di riconoscimento, una stata equestre. In cima alla via Sacra fu collocata una fanciulla che sedeva su un cavallo.