Come Cesare reagiva alle offese

Caesar simultates libens deponebat, cum poterat. Valerius Catullus versiculos scripserat qui Caesarem irridebant et ei perpetua stigmata imposuerant, sed Caesar Catullo ignoscere voluit. Etiam in ulciscendo natura lenissimus erat. Ferunt eum piratas, a quibus captus erat, olim in dicionem redegisse. Postea, quoniam ante iuraverat se eos suffixurum esse cruci, iugulari prius iussit, deinde suffigi. Philemonem a manu servum, qui necem suam per venenum inimicis promiserat, non gravius quam simplici morte puniit. Testis citatus in Publium Clodium, Pompeiae uxoris suae adulterum, atque eadem de causa pollutarum caerimoniarum reum, negavit se quicquam comperisse, quamvis et mater Aurelia et soror apud eosdem iudices omnia ex fide rettulissent. Interrogatus cur igitur repudiavisset uxorem: «Quoniam» inquit «meos tam suspicione quam crimine iudico carere oportere». Moderationem vero clementiamque cum in administratione tum in victoria belli civilis admirabilem exhibere voluit; exempli gratia, omnibus ex militum suorum, qui Pompeii clientes erant, potestatem transeundi ad Pompeium fecit.

Svetonio

Cesare deponeva volentieri, quando poteva, i risentimenti. Valerio Catullo aveva scritto dei versetti che schernivano Cesare e gli avevano impresso un perpetuo marchio d’infamia, ma Cesare volle perdonare Catullo. Era molto indulgente di carattere anche nel vendicarsi. Raccontano che una volta egli ridusse in suo potere i pirati dai quali era stato catturato. Poi, poiché aveva in precedenza giurato che li avrebbe crocifissi, ordinò prima di sgozzarli, quindi di appenderli. Punì in modo non violento quanto piuttosto con una morte naturale lo schiavo amanuense Filemone, che aveva promesso ai nemici la sua morte col veleno. Citato come teste contro Publio Clodio, amante di sua moglie Pompea, e riguardo alla stessa situazione accusato di aver profanato i sacri riti, disse di non essersi accorto di nulla, sebbene sia la madre Aurelia sia la sorella avessero onestamente riferito tutto davanti agli stessi giudici. Chiestogli perché allora avesse ripudiato la moglie: “Perchè” disse “ritengo sia opportuno che i miei siano tanto senza sospetto quanto senza colpa”. Volle mostrare davvero un’ammirabile moderazione e clemenza non solo nella condotta della guerra civile, ma anche nella vittoria; a titolo di esempio, tra i suoi soldati diede a tutti coloro che erano clienti di Pompeo la possibilità di passare a Pompeo.