Consigli per la scelta degli amici

Nihil aeque oblectaerit animum quam amicitia fidelis et dulcis. Amicos scilicet vacuos quantum fieri poterit a cupiditatibus eligemus: serpunt enim vitia et in proximum quemque transiliunt et in contactu nocent. Nec hoc praeceperim tibi, ut neminem nisi sapientem sequaris aut attrâhas: ubi enim istum invenies quem tot saeculis quaerimus? Pro optimo est minime malus. Nunc vero, in tanta bonorum hominum egestate, minus fastidiosa fiat electio. Praecipue tamen vitentur tristes et omnia deplorantes, quibus omnis causa in querellas placet. Sit comiti licet fides et benevolentia, tranquillitati tamen inimicus est ille perturbatus et omnia gemens.

Maiorum Lingua C

Nulla conforterà l’animo tanto quanto un’amicizia leale e dolce. Sceglieremo amici evidentemente immuni, per quanto potrà accadere, dalla cupidigia: i vizi infatti serpeggiano, passano a contatto con più vicini e sono dannosi al tocco. Lungi da me insegnarti di non chiamare o seguire nessuno se non è saggio: quando troverai u uomo siffatto che andiamo cercando da tempo? Un piccolissimo male vale quanto il migliore dei mali. Ma ora, in una penuria così grande di uomini valenti, la scelta potrebbe farsi meno difficile. Si evitino tuttavia soprattutto le persone serie e che si lamentano di tutto, tutte le quali soltanto vogliono che il motivo consista nel lamentarsi. Ammettiamo pure che un compagno abbia lealtà e buona disposizione, ma egli è nemico sconvolto della tranquillità e piange per ogni cosa.