Consiglio di guerra per la XII legione

His nuntiis acceptis Galba, cum neque opus hibernorum munitionesque plene essent perfectae neque de frumento reliquoque commeatu satis esset provisum, quod deditione facta obsidibusque acceptis nihil de bello timendum existimaverat, consilio celeriter convocato sententias exquirere coepit. Quo in consilio, cum tantum repentini periculi praeter opinionem accidisset ac iam omnia fere superiora loca multitudine armatorum completa conspicerentur neque subsidio veniri neque commeatus supportari interclusis itineribus possent, prope iam desperata salute nonnullae huiusmodi sententiae dicebantur, ut impedimentis relictis eruptione facta isdem itineribus, quibus eo pervenissent, ad salutem contenderent. Maiori tamen parti placuit hoc reservato ad extremum consilio interim rei eventum experiri et castra defendere.

Cesare

Galba ricevute queste notizie, e non essendo stati compiutamente eseguiti né i lavori dei quartieri d’inverno né le opere di fortificazione né essendo stato provveduto sufficientemente riguardo al frumento e al restante approvvigionamento, poiché, avvenuta la resa e ricevuti gli ostaggi, aveva pensato che non si dovesse nulla temere riguardo alla guerra, celermente convocata l’adunanza, cominciò a chiedere i pareri. Essendo avvenuto contro l’aspettazione così grande di improvviso pericolo, e già vedendosi pieni di una moltitudine di armati quasi tutti i luoghi più alti e poiché non si poteva venire in aiuto né portare vettovagliamenti, chiuse le vie, quasi senza più speranza di salvezza, in questa adunanza si dicevano parecchi pareri di tal fatta che, lasciati i bagagli, fatta irruzione, tendessero alla salvezza per le stesse vie attraverso le quali erano giunti colà. Tuttavia alla maggior parte sembrò, riservata questa decisione ad un caso estremo, di provare frattanto la sorte e di difendere l’accampamento.