Corone militari

Militares coronae multae et variae sunt. Quarum quae nobilissimae sunt, has ferme esse accepimus: triumphalem, obsidionalem, civicam, muralem, castrensem, navalem; est quoque corona, quae ovalis dicitur. Triumphales coronae sunt aureae, quae imperatoribus ob honorem triumphi mittuntur. Haec antiquitus e lauru erant. Obsidionalis est corona, quam ii, qui liberati obsidione sunt, dant ei duci, qui (eos) liberavit. Ea graminea est. Hanc coronam gramineam senatus populusque Romanus Q.Fabio Maximo dedit bello Poenorum secundo, quod urbem Romam obsidione hostium liberavisset. Civica corona appellatur, quam civis civi, a quo in proelio servatus est, testem vitae salutisque perceptae dat. Ea fit e fronde quernea, fuit etiam ex ilice. Hac corona civica L. Gellius, vir censorius, in Senatu Ciceronem consulem donari a republica censuit, quod eius opera atrocissima illa Catilinae coniuratio detecta vindicataque esset. Muralis est corona, qua donatur ab imperatore, qui primus murum subiit inque oppidum hostium per vim ascendit; idcirco quasi muri pinnis decorata est. Castrensis est corona, qua donat imperator eum, qui primus in hostium castra pugnans introivit; ea corona insigne valli habet. Navalis est corona qua donatur maritimo proelio qui primus in hostium navem vi armatus transiluit; ea quasi navium rostris insignita est. Ovalis corona murtea est; eam habebant in capite imperatores qui ovantes in urbem introibant.

Noctes Atticae 5. 6. 1-21passim

Le corone militari sono molte e varie; si sa (lett.: abbiamo appreso) che tra quelle che sono le più rinomate ci sono all’incirca queste: la trionfale, l’ossidionale, la civica, la murale, la castrense, la navale; c’è anche una corona che si chiama (corona) dell’ovazione. La corone “trionfali”, che sono assegnate ai comandanti per l’onore del trionfo, sono d’oro. In antico queste erano di alloro. “Ossidionale” è una corona che quelli che sono stati liberati da un assedio, assegnano a quel comandante che li ha liberati. Essa è di gramigna. Il senato e il popolo romano assegnarono (lett.: assegnò) questa corona di gramigna a Quinto Fabio Massimo nella seconda guerra contro i Cartaginesi, perché aveva liberato la città di Roma dall’assedio dei nemici. Si chiama “civica” la corona che un cittadino assegna a un (altro) cittadino, dal quale è stato salvato in battaglia, a testimonianza (lett.: come testimone) della vita e della salvezza ricevuta. Essa si fa con (lett.: da) foglie di quercia, (ma) fu anche di leccio. Lucio Gellio, uomo (di rango) censorio, propose in senato che a Cicerone fosse donata dallo Stato questa corona civica, perché per opera sua era stata scoperta e stroncata quella terribile congiura di Catilina. “Murale” è la corona che viene donata (a colui) che per primo si fa sotto il muro e sale lottando (lett.: con la forza) nella fortezza dei nemici; per questo è per così dire decorata con i merli di un muro. “Castrense” è la corona che il comandante dona a colui che per primo combattendo entrò nell’accampamento dei nemici; questa corona ha l’insegna di un vallo. “Navale” è la corona che viene donata durante un combattimento marittimo a chi per primo ha messo piede sulla nave dei nemici con la forza (e) armato; essa è per così dire insignita dei rostri delle navi. La corona “da ovazione” è di mirto; l’avevano sulla testa i comandanti che entravano in Roma con l’ovazione.