De Marci Porcii Catonis virtutibus
Marcus Porcius Cato omnium obsequium meruit, quia aequitate et summa morum integritate inter aequales eminuit. Quaesturam, aedilitatem, praeturam et consulatum (= il consolato, ogg.) magna prudentia atque virtute gessit; praecipuam autem gloriam censura obtinuit: nam singulari severitate pravos vel ineptos senatores expulit, legibus maiestatem restituens et nullum periculum pro patriae bono vitans. Etiam dux peritus fuit: Celtiberos, pugnacem Hispaniae gentem, profligaverat et eorum oppida ceperat. Numquam divitias cupivit et magna cum humilitate onores accepit. Semper miram industriam exercuit: nam et agricola sollers et peritus iuris et probabilis orator fuit. Ne litteras quidem sprevit: scripsit enim de Romani popoli inceptis et de omnium Italiae gentium originibus.
Marco Porcio Catone meritò il rispetto di tutti, poiché si distinse tra i contemporanei per l’onestà e la grandissima integrità dei costumi. Gestì la questura, l’edilità, la pretura e il consolato con grande saggezza e valore; inoltre grazie alla censura ottenne una particolare gloria: infatti con grandissima severità cacciò i senatori corrotti o inetti, restituendo dignità alle leggi ed evitando nessun pericolo per il bene della patria. Fu anche un abile comandante: aveva sbaragliato i Celtiberi, combattiva popolazione della Spagna, e aveva conquistato le loro città. Non desiderò mai la ricchezza e ricevette gli onori con grande umiltà. Dimostrò sempre straordinaria industriosità: infatti fu un instancabile contadino, un esperto di diritto e un lodevole oratore. Non disprezzò la letteratura: infatti scrisse delle imprese del popolo Romano e delle origini di tutte le popolazioni dell’Italia.
