Diminuisce la morigeratezza, aumentano i divorzi

Circa feminas etiam illa maiorum instituta ceciderunt, quae modestiae, quae sobrietati patrocinabantur, cum aurum nulla norat praeter in unico digito, quem sponsus oppignerasset pronubo (= di fidanzamento) anulo; cum mulieres adeo vino abstinerentur ut matronam ob resignatos cellae vinariae loculos sui (i suoi parenti) inedia necaverint; et sub Romulo quae vinum attigerat impune a marito Metennio trucidata sit. Idcirco et oscula propinquis offerre etiam necessitas erat ut spiritu diiudicarentur. Ubi est illa felicitas matrimoniorum, de moribus utique prosperata, qua per annos ferme sescentos ab Urbe condita nulla repudium domus scripsit? At nunc in feminis prae auro nullum membrum leve est, prae vino nullum purum est osculum; repudium vero iam votum (un’aspirazione) est, quasi matrimonii fructus.

Tertulliano

Riguardo alle donne andarono in rovina quelle consuetudini degli avi, che proteggevano il decoro, la moderazione, quando nessuna conosceva l’oro fuorché all’unico dito, che lo sposo aveva vincolato con l’anello di fidanzamento; quando le donne si astenevano a tal punto dal vino che i suoi parenti uccisero con l’inedia una donna (sposata) per le cassette aperte della cantina; e sotto Romolo colei che aveva toccato il vino fu trucidata impunemente dal marito Metennio. Perciò era una necessità anche dare baci ai parenti affinché fossero giudicate dall’alito. Dov’è quella felicità dei matrimoni, favorita soprattutto dai buoni costumi, grazie alla quale per quasi seicento anni dalla fondazione di Roma nessuna famiglia registrò un divorzio? Ma oggi nelle donne a causa dell’oro nessun membro è leggero, a causa del vino nessun bacio è puro; il divorzio, anzi, è ormai un’aspirazione, come il frutto del matrimonio.