Diritti e funzioni del pater familias

Apud Romanos antiquos pater familias domus rex erat: omnem potestatem in (= nei confronti dei) liberos habebat, sic ut in servos. Pater enim poterat (= poteva) filium vendere, eum necare aut catenis alligare. Cum potestatem haberet servos suos vendendi aut omni modo puniendi, valde a servis timebatur. Bona familiae administrabat, omnia negotia ducens. Cum sacerdos quoque totius familiae esset, nihil, dis invitis, faciebat et cotidie Vestam exorabat, foci deam. Parvos ramos super flammam ponens, meri pateras praebebat et, manus extollens ad caelum, haec supplicia verba pronuntiabat: «O mater Vesta, huius domus custos, accipe hanc precem! Propitia cotidie es mihi, huic domui et familiae meae, tam ut semper in prosperitate vivamus!».

Presso gli antichi Romani il padre famiglia era il re della casa: aveva ogni potere nei confronti dei figli, così come nei confronti dei servi. Il padre infatti poteva vendere il figlio, ucciderlo o legarlo con le catene. Poiché aveva il potere di vendere i suoi schiavi o di punirli in ogni modo, era molto temuto dagli schiavi. Amministrava i beni di famiglia, trattando tutti gli affari. Essendo anche il sacerdote di tutta la famiglia, non faceva nulla contro il volere degli dei e ogni giorno pregava Vesta, dea del focolare. Ponendo dei rametti sulle fiamme, offriva coppe di vino puro e, alzando le mani al cielo, pronunciava queste supplici parole: «O madre Vesta, custode di questa casa, accogli questa preghiera! Sii propizia ogni giorno a me, a questa casa e alla mia famiglia, così che viviamo sempre in prosperità!».