Due nemici

Olim duo homines, magno odio inter se flagrantes, eadem nave vehebantur: unus in puppi sedens, alter in prora. Postquam improviso fortis tempestas surrexerat, omnes de vita desperabant. In nave, multi deos invocabant, pauci misere flebant. Terror omnia vicit, at odium duorum inimicorum mansit. Nam homo in puppi sedens surrexit gubernatoremque interrogavit: «Dic mihi: utra pars navis prius undis submergunt?». Gubernator respondit: «Prora sine dubio». Cum gubernatoris verba audiverat, sereno vultu ac laetus: «Bene est: – dixit – ideo mors non molesta erit, si inimicum meum in undis animam efflantem antea videro».

Grammatica Picta (1) – Pag.203 n.14

Una volta due uomini che ardevano di un grande odio tra loro, venivano trasportati sulla medesima nave: uno sedendo sulla poppa, l’altro (sedendo) sulla prua. Dopo che, all’improvviso, si era levata una vigorosa tempesta, tutti disperavano per la vita. Sulla nave, molti invocavano gli dèi, pochi piangevano tristemente. Il terrore prevalse su tutte le cose, ma l’odio dei due avversari rimase. Infatti l’uomo che sedeva sulla poppa si alzò e domandò al timoniere: Dimmi: quale delle due parti della nave sarà sommersa prima dalle onde? Il timoniere rispose: Senza dubbio la prua. Dopo aver ascoltato le parole del timoniere, lieto, e con volto sereno, disse: Va bene: dunque la morte non sarà amara, se avrò visto prima il mio avversario mentre morirà nelle onde.