Due povere galline

Agricola avidus gallinam parvam sed fecundam habebat. Cotidie gallina ovum album et magnum in cista sua deponebat, sed agricola uno ovo contentus non erat. Stultus igitur sic cogitavit: «Si gallina pinguescet, multa ova cotidie deponet»; multo cibo igitur miseram gallinam farciebat. Sed gallina iam obesa ob nimium cibum ova deponere omnino desiit. Itaque agricola avaritiae suae poenas luit sed etiam gallina adversam fortunam habuit: nam agricola iratus eam necavit. Alter vilicus gallinam miram habebat: bestiola enim aurea ova deponebat. Olim vilicus sic cogitat: «Si gallinam necavero, magnam auri copiam in corpore (corpo, abl. sing. n.) eius certe inveniam et magna cum opulentia vitam agam». Itaque ingratus gallinam necat sed ob avaritiam stultitiamque suam thesaurum suum amittit: nam aurum non invenit nec amplius (e mai più) aurea ova habebit. Fabulae sic docent: nostris divitiis contenti esse debemus; nam si avidi fuerimus non solum nihil (niente, acc.) aliud obtinebimus sed etiam bona nostra amittemus.

Un contadino avido aveva una gallina piccola ma prolifica. Ogni giorno la gallina nella sua cesta deponeva un uovo bianco e grande, ma il contadino non era soddisfatto di un solo uovo. Perciò lo sciocco pensò così: «Se la gallina diventerà grassa, ogni giorno deporrà molte uova»; dunque riempiva la povera gallina di molto cibo. Ma la gallina ormai obesa cessò del tutto di deporre uova. Pertanto il contadino pagò il fio della sua avidità ma anche la gallina ebbe una sorte avversa: infatti il contadino, adirato, la uccise. Un altro contadino aveva una gallina straordinaria: la bestiolina infatti deponeva uova d’oro. Un giorno il contadino pensa così: «Se ucciderò la gallina, sicuramente nel suo corpo troverò una gran quantità d’oro e vivrò con grande opulenza». Perciò l’ingrato uccide la gallina ma a causa della sua avidità e stupidità perde il suo tesoro: infatti non trova oro e non avrà mai più uova d’oro. Le favole insegnano così: dobbiamo essere contenti della nostra ricchezza; infatti se saremo avidi non solo non otterremo nient’altro, ma perderemo anche i nostri beni.