Dumnorige intermediario fra Sequani ed Elvezi

Orgetorix, nobilissimus inter Helvetios, suis civibus suaserat ut ex suis finibus exirent et totius Galliae imperio potirentur. Duo erant itinera, quibus domo exire poterant: unum per Sequanos, alterum per provinciam romanam. Sed, cum Caesar per provinciam transuendi facultatem eius non dedisset, reliquebatur una per Sequanos via, qua, si ab Sequanis impedirentur, propter angustias ire non poterat. Sequanis cum sua sponte persuaderi non posset, Helvetii legatos ad Dumnorigem Haeduum mittunt ut eo deprecatore a Sequanis impetrarent. Dumnorix gratia et largitione apud eos plurimum aestimabatur et Helvetiis favebat, quod ex ea civitate Orgetorigis filia ei nupserat et, regnandi cupidus, novis rebus studebat et plerasque Galliae civitates suo beneficio sibi adstrictas habere cupiebat. Quam ob rem multum Dumnorigi Helvetii confidebant. Ille negotium sibi suscipit et a Sequanis impetrat ut per fines suos Helvetios transire patiantur.

Orgetorige, il più nobile tra gli Elvezi, aveva persuaso i suoi concittadini (=la sua nazione) a varcare i confini del proprio territorio e a impadronirsi dell’intera Gallia. Vi erano [soltanto] due strade attraverso le quali [gli Elvezi] potevano uscire dal [loro] paese: una per il territorio dei Sequani, l’altra per la [nostra] pro¬vincia romana. Ma, dal momento che Cesare non ebbe(=aveva) dato [loro] la sua facoltà di attraversare la provincia, non rimaneva [loro] che prendere la via attraverso il territorio dei Sequani, impossibile da seguire, a causa delle strettoie, senza il loro consenso[=se fosse impedito dai Sequani(=da loro stessi)].
Non potendo persuaderli senza un aiuto, gli Elvezi inviano ambasciatori all’eduo Durimorige, per ottenere con la sua intercessione il permesso dai Sequani. Duninorige era molto influente presso di loro, per il favore di cui godeva e per la sua generosità, ed era legato agli Elvezi per aver preso in moglie la figlia di Orgetorige, della loro nazione, e, bramoso di impadronirsi del potere, portava a favorire(=favoriva) i cambiamenti politici, e desiderava di legare(=avere) a sé con vincoli di gratitudine(=con la propria fratitudine) le città della Gallia e parecchie [altre][=quanti più popoli possibile]. Per tal motivo(=Perciò) gli Elvezi confidavano molto in Dumnorige[=nelle sue mani]. Egli si fa carico della faccenda: ottiene dai Sequani che gli Elvezi attraversino i loro confini.