Dura sconfitta dei Romani al Trasimeno

Per Etruriam totam Hannibalis Carthaginienses urbes agrosque vastabant. Cum ad Trasumenum lacum pervenerunt, in loco aperto Hannibal castra posuit; levis armaturae milites post colles collocati sunt, equitatus ad saltus introitum. Flaminius consul, a quo (= dal quale) Romanorum exercitus ducebatur, pridie solis occasu ad lacum pervenerat. Prima luce in hostem processit. Sed quoniam densa nebula e lacu surrexerat omnia tegens, consul hostium insidias et motus a tergo non animadvertit. Carthaginiensium peditatus equitatusque montes et lacus Trasumenus undique Romanorum exercitum claudebant. Itaque, cum proelii signum ab Hannibale datum est, omnes Carthaginienses simul in Romanos impetum magna vi fecerunt. In tam atroci tumultu Romanorum caedes ingens fuit. Hostium ictibus enim multi Romani milites trucidati sunt; pauci per montium saltus fuga salutem petiverunt. Flaminius quoque consul acriter pugnans cecidit, summo honore.

I Cartaginesi di Annibale devastavano città e campagne attraverso l’intera Etruria. Quando giunsero al lago Trasimeno, Annibale pose l’accampamento in un luogo aperto; i soldati armati alla leggera furono posizionati dietro le colline, la cavalleria all’ingresso del passo. Il console Flaminio, dal quale era guidato l’esercito dei Romani, il giorno prima al tramonto era giunto presso il lago. Sul far del giorno avanzò contro il nemico. Ma poiché dal lago si era alzata una fitta nebbia che ricopriva ogni cosa, il console non si accorse dell’agguato dei nemici e del movimento alle spalle. La fanteria e la cavalleria dei Cartaginesi, i monti e il lago Trasimeno accerchiavano l’esercito dei Romani da ogni parte. Pertanto, quando da Annibale fu dato il segnale della battaglia, tutti i Cartaginesi fecero contemporaneamente impeto contro i Romani con grande forza. In un tanto violento scompiglio la strage dei Romani fu grande. Infatti molti soldati Romani furono trucidati dai colpi dei nemici; pochi cercarono la salvezza attraverso le vette dei monti. Anche il console Flaminio cadde combattendo accanitamente, con grandissimo onore.