È necessario liberare lo Stato romano da un pessimo uomo

Uno Catilina expulso, res publica salva erit. Quod enim malum aut scelus fuit quod non Catilina conceperit? Quis in tota Italia veneficus, quis gladiator, quis latro, quis sicarius, quis parricida, quis corruptor iuventutis, quis corruptus inveniri potest qui cum Catilina non familiarissime vixerit? Quae caedes per hos annos ab illo non facta est (“fu fatta”), quod nefarium stuprum non per illum factum est (“fu fatto”)? Nam Catilina non solum ex urbe verum etiam ex agris ingentem numerum perditorum hominum collegerat. Nemo (“Nessuno”, nom.) fuit, non modo Romae, sed ne ullo quidem in angulo totius Italiae oppressus aere alieno (“dai debiti”), quem Catilina non ad hoc incredibile sceleris foedus vocaverit. A vobis, iustis patribus, quaero num toleraturi sitis inertes et stultissimos homines laedere fortissimos prudentissimosque viros.

Cicerone

Cacciato il solo Catilina, la repubblica sarà salva. Infatti quale danno o crimine ci fu che Catilina non abbia meditato? In tutta l’Italia quale avvelenatore, quale delinquente, quale ladro, quale sicario, quale parricida, quale corruttore della gioventù, quale corrotto può essere trovato che non abbia vissuto in maniera assai intima con Catilina? Quale strage durante questi anni non fu fatta da quello, quale nefanda violenza non fu fatta per mano di quello? Infatti Catilina aveva radunato un gran numero di uomini dissoluti non solo dalla città, ma anche dalle campagne. Nessuno vi fu, non solo a Roma, ma neppure in qualche angolo dell’intera Italia, oppresso dai debiti che Catilina non abbia attirato per questa incredibile alleanza del crimine. Chiedo a voi, padri giusti, se sopporterete che uomini vili e assai sciocchi oltraggino uomini assai saggi e rispettabili.