Eccezionale temperamento di Arria

Scribonianus arma in Illyrico contra Claudium moverat; fuerat Paetus in partibus eius et, occiso Scriboniano, Romam trahebatur. Erat ascensurus navem. Arria, Paeti uxor, milites orabat, ut simul imponeretur. «Nempe enim – inquit – daturi estis consulari viro servulos aliquos, quorum e manu cibum capiat, a quibus vestiatur, a quibus calcietur; omnia sola praestabo». Non impetravit; conduxit piscatoriam naviculam ingensque navigium minimo secuta est. Eadem apud Claudium uxori Scriboniani, cum illa profiteretur iudicium, «Ego inquit – te audiam, cuius in gremio Scribonianus occisus est, et vivis?». Ex quo manifestum est ei consilium pulcherrimae mortis non subitum fuisse. Quin etiam, cum Thrasea, gener eius, deprecaretur, ne mori pergeret, interque alia dixisset: «Vis ergo filiam tuam, si mihi pereundum fuerit, mori mecum?», respondit: «Si tam diu tantaque concordia vixerit tecum quam ego cum Paeto, volo». Auxerat hoc responso curam suorum, attentius custodiebatur: sensit et «Nihil agitis – inquit -, potestis enim efficere, ut male moriar, ut non moriar, non potestis». Dum haec dicit, exiluit cathedra adversoque parieti caput ingenti impetu impegit et corruit.

Plinio il Giovane

Scriboniano nell’Illirico aveva mosso le armi contro Claudio; Peto era stato nella sua fazione e, dopo che Scriboniano era stato ucciso, veniva portato a Roma. Era in procinto di salire sulla nave. Arria, moglie di Peto, pregava i soldati di essere fatta salire insieme sulla nave. “Poichè certamente – disse – vi accingete a dare ad un ex console alcuni giovani schiavi, dalle cui mani riceva il cibo, dai quali venga vestito, dai quali venga calzato; eseguirò da sola tutte le cose”. Non l’ottenne; prese a nolo una barca da pesca e seguì la grande nave col piccolo battello. La stessa davanti a Claudio disse alla moglie di Scriboniano, poiché quella prometteva delle rivelazioni: “Io dovrei ascoltare te, sul cui grembo è stato ucciso Scriboniano, e sei viva?”. Da ciò è evidente che non fu improvvisa la decisione di una nobilissima morte. Che anzi, poiché Trasea, suo genero, la scongiurava di non suicidarsi, e tra le altre cose aveva detto: “Vorresti dunque che tua figlia, qualora io dovessi perire, morisse con me?”, rispose: “Se avesse vissuto tanto a lungo e con così grande concordia con te quanto io con Peto, lo vorrei”. Con questa risposta aveva accresciuto la preoccupazione dei suoi, veniva sorvegliata con maggior attenzione: se ne accorse e: “Non fate nulla – disse – perché voi potete ottenere che io muoia dolorosamente, non che io non muoia”. Mentre diceva queste cose, balzò su dalla sedia e picchiò con enorme violenza il capo alla parete posta di fronte e crollò a terra.