Fedro, il favolista latino

Phaedrus poeta oriundus a Macedonia erat, antiqua Haemi terra. Romae serviebat tempore (= al tempo) Augusti et Tiberii imperii et multas pulchrasque fabulas per ludum componebat, excipiens (= accogliendo) Aesopi Graeci poetae praecepta. In Phaedri fabulis bestiae plantaeque verbum habebant. Phaedri fabulae humana vitia verberabant et irridebant. Saepe fabulae oppugnabant eos qui (= coloro che) magnum imperium habent et interdum (avv.) mali, superbi, molestique sunt. A Phaedro autem modestia animusque candidus celebrabantur, sic ut (= così come) qui (= coloro che) virorum violentorum iniurias sapientia patientiaque tolerant. Etiam nunc Phaedri fabulae a magistris in ludis leguntur et libenter a discipulis audiuntur.

Fedro era un poeta originario della Macedonia, antica terra di Emo. A Roma era schiavo al tempo del governo di Augusto e Tiberio e per passatempo scriveva molte e belle favole, accogliendo gli insegnamenti del poeta Greco Esopo. Nelle favole di Fedro le bestie e le piante avevano la parola. Le favole di Fedro colpivano e deridevano i vizi umani. Spesso le favole attaccavano coloro che hanno un grande potere e talvolta sono malvagi, arroganti e fastidiosi. Da Fedro inoltre erano celebrate la modestia e l’animo sincero, così come coloro che sopportano con saggezza e pazienza le offese degli uomini violenti. Anche oggi le favole di Fedro sono lette dai maestri nelle scuole e sono ascoltate volentieri dagli alunni.