Filippo di Macedonia offre la sua alleanza ad Annibale

Postquam Hannibal in Italiam pervenerat, M. Claudius Marcellus consul a senatu missus est pugnaturus contra Hannibalem apud Nolam, Campaniae urbem. Nam Hannibal iam multas Romanorum civitates occupaverat multasque alias occupaturus erat. Etiam Philippus, Macedonum rex, ad Hannibalem legatos miserat auxilium contra Romanos promissurus, si Hannibal post Romam deletam auxilium contra Graecos ei tulisset («avesse portato»): Graeci enim contra Philippum bellum suscepturi erant libertatem vindicaturi. Cum Philippi legai capti sunt et Romani rem cognoverunt, senatus ad Philippum M. Valerium Laevinum misit, de societate cum rege acturum. Deinde, quoniam etiam Sardinia, ab Hannibale sollicitata, Romanos deseruerat, in insulam missus est T. Manlius Torquatus, qui in Romanorum potestatem Sardiniam redegit.

Dopo che Annibale era giunto in Italia, il console Marco Claudio Marcello fu mandato dal senato a combattere contro Annibale presso Nola, città della Campania. Infatti Annibale aveva già occupato molte città dei Romani e aveva intenzione di occuparne molte altre. Anche Filippo, re dei Macedoni, aveva mandato ambasciatori ad Annibale per promettere aiuto contro i Romani, se Annibale dopo la distruzione di Roma gli avesse portato aiuto contro i Greci: infatti i Greci stavano per intraprendere una guerra contro Filippo per difendere la libertà. Quando gli ambasciatori di Filippo furono catturati e i Romani appresero la cosa, il senato mandò da Filippo Marco Valerio Levino, per discutere con il re di un’alleanza. Poi, dal momento che anche la Sardegna, sobillata da Annibale, aveva abbandonato i Romani, fu mandato sull’isola Tito Manlio Torquato, il quale ridurre la Sardegna in potere dei Romani.