Galli e Germani visti da Cesare

Ceasar, imperator in re militari peritissimus et elegantissimus scriptor, cum per multos annos bellum in Gallia gessit, multas barbaras nationes Romanae dicioni subegit. Diligentissima cura mores illarum (= di quelle) gentium inspectavit notavitque. Gallorum mores aliquanto mitiores quam Germanorum mores erant, quia bellicosissimae Germanorum tribus in interioribus Europae regionibus incolebant et remotiores ab Italiae et Graeciae cultu (= civiltà) erant. Gallorum animi contra, adsiduiore consuetudine cum Provinciae Romanae incolis, mitiores et cultiores redditi erant. Nam Provinciam ab antiquissimis temporibus Graeci coloni incolebant et priscam Gallorum feritatem minus saevam effecerant. Germanis contra, quia longe ab humanioribus gentibus incolebant, ferocissimi animi erant.

Cesare, generale assai esperto in ambito militare e scrittore elegantissimo, quando per molti anni combatté una guerra in Gallia, sottomise all’autorità Romana molte popolazioni barbare. Con diligentissima attenzione osservò e annotò i costumi di quelle popolazioni. I costumi dei Galli erano alquanto più miti di quelli dei Germani, poiché le tribù più bellicose dei Germani abitavano nei territori più interni dell’Europa ed erano piuttosto lontane dalla civiltà dell’Italia e della Grecia. Gli animi dei Galli invece, a causa di una consuetudine piuttosto assidua con gli abitanti della Provincia Romana, erano stati resi più docili e civili. Infatti da tempi antichissimi coloni Greci abitavano la Provincia e avevano reso meno selvaggia l’antica fierezza dei Galli. I Germani invece, poiché vivevano lontano dalle popolazioni più civili, erano d’indole assai indomita.