Gesù e il giovane ricco

Dum Iesus per viam est, quidam («un tale») procurrens, genu flexo ante eum, rogabat eum: «Magister bone, quid faciam («dovrei fare») ut vitam aeternam percipiam?». Iesus autem dixit ei: «Quid («Perché») me dicis bonum? Nemo («Nessuno») bonus est, nisi unus Deus. Praecepta nosti («conosci»): ne adulteres, ne occidas, ne furta feceris, ne falsum testimonium dixeris, ne fraudem feceris, honora patrem tuum et matrem». At ille respondens ait illi: «Magister, haec omnia observavi a iuventute mea». Iesus autem adspexit eum, dilexit eum et dixit ei: «Unum tibi deest: vade, quaecumque («qualunque cosa») habes vende et da pauperibus et habebis thesaurum in caelo, et veni, sequere («segui») me». Qui contristatus in verbo, abiit moerens: habebat enim multas possessiones. Et circumspiciens Iesus ait discipulis suis: «Quam difficile («Con quanta difficoltà») qui pecunias habent in regnum Dei introibunt (futuro da introeo). Facilius est («È più facile») camelum per foramen acus transire (infinito da transeo) quam («che») divitem intrare in regnum Dei».

Vangelo di Marco

Mentre Gesù era per strada, un tale correndo, messosi in ginocchio davanti a lui, gli domandava: «Buon maestro, cosa dovrei fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio. Conosci i comandamenti: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, non commettere un crimine, onora tuo padre e tua madre». Ma quello rispondendo gli disse: «Maestro, ho osservato tutte queste cose dalla mia giovinezza». Allora Gesù lo guardò, lo amò e gli disse: «Ti manca solo una cosa: va’, vendi qualunque cosa tu abbia e dalla ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, seguimi». Egli, rattristatosi per quelle parole, andò via afflitto: aveva infatti molti beni. E Gesù, volgendo gli occhi attorno, disse ai suoi discepoli: «Con quanta difficoltà coloro che possiedono beni entreranno nel regno di Dio. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio».