Gli dei non ammettono la crudeltà neppure nei confronti degli schiavi

Putasne esse hominum genus, quod dii immortales non curent? An forte servos in hominibus non adnumeras? Audi igitur quanta indignatio de servi supplicio caelum penetraverit. Anno post Romam conditam quadringentesimo septuagesimo quarto, Autronius Maximus servum suum verberatum et constrictum ante spectaculi commissionem per circum egit. Ob quam causam indignatus Iuppiter per quietem Annio cuidam imperavit ut senatui nuntiaret deis non placuisse facinus crudelitatis plenum. Cum Annius id dissimulavisset, mors repentina eius filium consumpsit ac post secundam denuntiationem ob eandem neglegentiam ipse quoque in subitam corporis debilitatem incidit. Sic demum ex consilio amicorum Annius lectica delatus senatui retulit quare Iuppiter suscenseret: tunc, vix sermone consummato, sine mora bona valetudine recuperata, curia pedibus egressus est. Itaque ut Iuppiter propitiaretur ex senatus consultu illis Circensibus additus est dies, qui instauraticius dictus est.

Pensi forse che vi sia un genere di uomini di cui gli dei immortali non abbiano cura? O per caso non annoveri gli schiavi fra gli uomini? Ascolta quindi quanta indignazione abbia raggiunto il cielo a causa del supplizio di uno schiavo. Nell’anno 474 dopo la fondazione di Roma Autronio Massimo condusse in mezzo al circo prima dell’inizio dello spettacolo un suo schiavo che era stato frustato e legato. Giove, indignato per questa ragione, ordinò in sogno ad un certo Annio di annunciare al senato che agli dei non era piaciuta quella scelleratezza piena di crudeltà. Poichè Annio aveva omesso di farlo, una morte improvvisa uccise suo figlio e dopo la seconda intimazione per la medesima negligenza anche lui cadde in un’improvvisa infermità fisica. Così finalmente per consiglio degli amici Annio, portato su una lettiga, riferì al senato per quale ragione Giove fosse in collera: allora, dopo aver terminato a fatica il discorso, ed aver subito riacquistato un buono stato di salute, uscì a piedi dalla curia. Perciò, affinché Giove venisse placato, per deliberazione del senato fu aggiunto un giorno a quelli dei Giochi del Circo, che fu chiamato giorno della ripresa.