Gli Unni e i Goti lungo il Danubio (Ammiano Marcellino)

Cladum diversarum hanc causam comperimus: Hunnorum gens, leviter nota, quae («la quale», nom.) in remotis finibus Asiae Oceanum accoleabat, omnem modum feritatis excesserat. Hoc expeditum indomitumque genus hominum, praedae avidum, usque ad («fino a» + acc.) Halanos pervenerat, apud flumen Histrum; ab eo Europa ab Asia dividitur. Ubi primum Hunni Halanorum regiones pervaserunt, fama eorum serpsit per Gothorum gentes et magnus pavor eas cepit. Itaque, cum Gothi eorumque dux Alavivus ripas Danubii occupaverunt, miserunt oratores ed imperatorem Valentem; postquam humili prece perfugium poposcerant, ei fidem et auxiliaque promiserunt. Ita falso studio orbis Romani pernicies ducebatur, quia Gothi infidi erant et postea Romanis bellum moverunt.

Ammiano Marcellino

Abbiamo accertato questo il motivo delle varie disfatte: il popolo degli Unni, poco noto, che abitava presso l’Oceano in zone remote dell’Asia, aveva oltrepassato ogni misura di ferocia. Questa risoluta e indomita razza di uomini, avida di preda, era arrivata fino agli Alani, nei pressi del fiume Istro; da esso l’Europa è divisa dall’Asia. Non appena gli Unni invasero i territori degli Alani, la loro fama si diffuse tra le popolazioni dei Goti e una grande paura li prese. Quindi, quando i Goti e il loro comandante Alavivo occuparono le rive del Danubio, inviarono ambasciatori all’imperatore Valente; dopo che ebbero chiesto rifugio con un’umile supplica, gli promisero fedeltà e truppe ausiliarie. Così con falso ossequio si apprestava la rovina del mondo Romano, poiché i Goti erano sleali e poi mossero guerra ai Romani.