Gli Uri

Tertium est genus eorum, qui uri appellantur. Hi sunt magnitudine paulo infra elephantos, specie et colore et figura tauri. Magna vis eorum est et magna velocitas, neque homini neque ferae quam conspexerunt parcunt. Hos studiose foveis captos interficiunt. Hoc se labore durant adulescentes atque hoc genere venationis exercent, et qui plurimos ex his interfecerunt, relatis in publicum cornibus, quae sint testimonio, magnam ferunt laudem. Sed adsuescere ad homines et mansuefieri ne parvuli quidem excepti possunt. Amplitudo cornuum et figura et species multum a nostrorum boum cornibus differt. Haec studiose conquisita ab labris argento circumcludunt atque in amplissimis epulis pro poculis utuntur.

A scuola di latino – Pag.37 n.87 – Cesare

Il terzo genere è di quelli che si chiamano uri. Questi sono per grandezza poco inferiori agli elefanti, per l’aspetto, il colore e la forma sono tori. Grande è la loro forza e grande la velocità, e non risparmiano né l’uomo né la bestia che hanno avvistato. Uccidono questi (gli uri) dopo averli catturati con cura con trappole. I giovani si irrobustiscono con questa fatica e si esercitano con questo genere di caccia, e quelli che ne hanno ucciso il maggior numero, portate le corna in pubblico, che ne siano testimonianza, riportano grande lode. Ma neppure se catturati da piccoli si possono abituare all’uomo né addomesticare. La grandezza, la forma e l’aspetto delle corna differiscono molto dalle corna dei nostri buoi. Queste, ricercate con cura, le circondano d’argento dai bordi e se ne servono come bicchieri in ricchissimi banchetti.