I compiti di un buon fattore

Multa erunt vilici officia: disciplinam bonam usurpabit, ferias servabit, ab alienis bonis se abstinebit, sua bona diligenter curabit, dissidiis servorum supersedebit, servos excitabit et cibum necessarium parabit. Vilicus pro beneficio domini gratiam aget, sobrius erit semper, amicos domini amicos suos existimabit. Domini pecuniam non dissipabit et crebro (avv.) tradet. Cibaria, vinum, oleum, frumentum non commodabit. Hariolum non consulet neque parasitum alet. Ante somnum villam claudet; bene mane e lecto surget et magna diligentia iumentorum pabulum curabit. Bubulcos custodiet et aratra bona eliget.

Catone

Saranno molti i compiti di un fattore: si servirà di una buona disciplina, rispetterà i giorni festivi, si asterrà dai beni altrui, curerà con diligenza i suoi beni, dirimerà le liti degli schiavi, spronerà i servi e procurerà il cibo necessario. Il fattore renderà grazie per il beneficio del padrone, sarà sempre sobrio, considererà suoi amici gli amici del padrone. Non sperpererà il denaro del padrone e gliene darà di frequente. Non presterà viveri, vino, olio, grano. Non consulterà un indovino né darà da mangiare allo scroccone. Chiuderà la fattoria prima del riposo; di prima mattina si alzerà dal letto e con grande attenzione provvederà al nutrimento dei giumenti. Sorveglierà i bifolchi e sceglierà buoni aratri.