I primi consoli a Roma

Latae sunt deinde leges, ut non solum regni suspicione consulem absolverent, sed etiam adeo in contrarium verterent ut consulem popularem etiam facerent: inde consuli qui superfuerat, P. Valerio, cognomen factum Publicolae est. Ante omnes de provocatione ad populum adversus magistratus leges gratae fuerunt. Deinde creatus Sp. Lucretius consul, qui, magno natu, non sufficientibus iam viribus ad consularia munera, intra paucos dies animam efflavit. Suffectus in Lucretii locum M. Horatius Pulvillus. Multi veteres auctores non tradunt Lucretium consulem; Bruto statim Horatium suggerunt; credo memoria intercidisse, quia nulla gesta res insignem fecit consulatum. Inde P. Valerius iterum, T. Lucretius consules creati sunt. Iam Tarquinii ad Porsennam, Clusinum regem, perfugerant, qui cupiens regem esse Romanae et Etruscae gentis, Romam infesto exercitu venit. Numquam ante tantus terror senatum invasit: adeo valida res tum Clusina erat magnumque Porsennae nomen.

Livio

Furono presentate poi delle leggi, che non solo liberavano il console dal sospetto del potere assoluto, ma capovolgevano anche a tal punto la situazione che rendevano il console addirittura popolare: perciò al console che era rimasto, Publio Valerio, fu dato il soprannome di Publicola. Più di tutte furono gradite le leggi sull’appello al popolo contro un magistrato. Nominato poi console Spurio Lucrezia, il quale, anziano, poiché ormai le forze non bastavano per i compiti consolari, spirò nel giro di pochi giorni. Al posto di Lucrezio fu eletto Marco Orazio Pulvillo. Molti autori antichi non tramandano Lucrezio come console; a Bruto fanno subito succedere Orazio; credo sia sfuggito dalla memoria, poiché nessuna impresa rese insigne il consolato. Quindi furono eletti consoli Publio Valerio per la seconda volta e Tito Lucrezio. I Tarquini si erano già rifugiati presso Porsenna, re di Chiusi, il quale, desiderando essere il re del popolo Romano ed Etrusco, si recò a Roma con l’esercito pronto all’attacco. Mai una paura così grande si impossessò del senato: a tal punto a quel tempo la potenza di Chiusi era grande e importante il nome di Porsenna.