I Romani e la Giudea
Romanorum primus Cn. Pompeius Iudaeos domuit templumque iure Victoriae ingressus est: muri Hierosolymorum diruti sunt, delubrum mansit. Mox rex Parthorum Pacorus Iudaea potitus est, sed interfectus est a P. Ventidio et Parthi trans Euphraten redacti: Iudaeos C. Sosius subegit. Regnum ab Antonio Herodi datum victor Augustus auxit. Post mortem Herodis Simo quidam regium nomen invaserat. Is a Quintilio Varo obtinente Syriam punitus est et gentem liberi Herodis tripertito rexerunt. Sub Tiberio quies. Claudius, defunctis regibus aut ad odicum redactis, Iudaeam provinciam equitibus Romanis vel libertis permisit, e quibus Antonius Felix per omnem saevitiam ac libidinem ius servili ingenio exercuit; Drusillam, Cleopatrae et Antonii neptem, in matrimonium accepit. Duravit patientia Iudaeis usque ad Gessium Florum procuratorem: sub eo bellum ortum. Titus denique Hierosolymam oppugnavit totamque Iudaeam perdomuit.
Tacito
Per primo tra i Romani Gneo Pompeo sottomise i Giudei ed entrò per diritto di Vittoria nel tempio: le mura di Gerusalemme vennero abbattute, il santuario rimase. In seguito il re dei Parti Pacoro s’impossessò della Giudea, ma venne ucciso da Publio Ventidio e i Parti furono ricacciati al di là dell’Eufrate: Gaio Sosio assoggettò i Giudei. Il vittorioso Augusto ingrandì il regno, affidato da Antonio ad Erode. Dopo la morte di Erode un certo Simone si era impadronito del titolo di re. Egli venne punito da Quintilio Varo, che governava la Siria, e i figli di Erode, diviso (il regno) in tre parti, guidarono il popolo. Sotto Tiberio vi fu la pace. Claudio, morti i re o ridotti ad un modesto potere, affidò la provincia della Giudea a cavalieri Romani o a liberti, tra costoro Antonio Felice esercitò l’autorità con la sua mentalità da schiavo attraverso ogni crudeltà e arbitrio; sposò Drusilla, nipote di Antonio e Cleopatra. La capacità di sopportazione perdurò nei Giudei sino al procuratore Gessio Floro: sotto di lui scoppiò la guerra. Tito infine espugnò Gerusalemme e soggiogò tutta la Giudea.
