Il diritto di bacio

Antiqua consuetudo Romae erat: mulieres abstemiae esse debebant; sic enim narrant scriptores. Exemplum enim Egnatii Maetenni uxoris invenimus: uxor a viro fuste occiditur quod vinum bibebat, et vir a Romulo absolvitur. Nota est autem mors matronae Romanae: quia misera mulier cum cellae vinariae clavibus deprehenditur, a suis inedia mori (“a morire di fame”) cogitur. Viri quidem (“inoltre”) et propinqui saepe mulieribus osculum dabant quia per oscula vini odorem vestigabant: cum vini indicium inveniebant, in domestico consilio mulieris scelus iudicabant et saepe morte puniebant.

Plinio il Vecchio

A Roma c’era un’antica usanza: le donne dovevano essere astemie; così infatti raccontano gli scrittori. Troviamo infatti l’esempio della moglie di Egnazio Metennio: la donna viene uccisa a bastonate dal marito poiché beveva vino, e il marito viene assolto da Romolo. Inoltre è nota la morte di una matrona Romana: poiché la sventurata donna viene sorpresa con le chiavi della cantina, viene costretta dai suoi a morire di fame. Inoltre i mariti e i parenti davano spesso baci alle donne poiché attraverso i baci rintracciavano l’odore del vino: quando trovavano l’indizio del vino, giudicavano il misfatto della donna in un’adunanza domestica e spesso la punivano con la morte.