Il mese di marzo (Macrobio)

Haec fuit Romuli ordinatio, qui primum anni mensem genitori suo Marti dicavit: quem mensem anni primum fuisse ex hoc maxime probatur, quod ab ipso Quintilis quintus est, et deinceps pro numero nominabantur. Huius etiam prima die ignem novum Vestae aris accendebant, ut incipiente anno cura denuo servandi novati ignis inciperet: eodem quoque ingrediente mense tam in regia curiisque atque flaminum domibus laureae veteres novis laureis mutabantur: eodem quoque mense et publice et privatim ad Annam Perennam sacrificatum itur, ut annare perennareque commode liceat. Hoc mense mercedes exolvebant magistris quas completus annus deberi fecit, comitia auspicabantur, vectigalia locabant, et servis coenas adponebant matronae, ut domini Saturnalibus: illae, ut principio anni ad promptum obsequium honore servos invitarent, hi, quia gratiam perfecti operis exolverent.

Macrobio

Questo fu l’ordinamento di Romolo, il quale dedicò il primo mese dell’anno a suo padre Marte: da ciò è soprattutto dimostrato che quello fu il primo mese dell’anno, per il fatto che dallo stesso Quintile è il quinto, e successivamente erano denominati in base al numero. Nel primo giorno di questo (= riferito a Marzo) accendevano anche un nuovo fuoco sugli altari di Vesta, affinché, all’inizio dell’anno, cominciasse di nuovo la premura di preservare il fuoco rinnovato: all’inizio di questo stesso mese, tanto nella reggia e negli edifici sacro quanto nelle abitazioni dei flamini, si cambiavano le corone d’alloro vecchie con corone d’alloro nuove: inoltre durante lo stesso mese si andava a compiere un sacrificio ad Anna Perenna sia pubblicamente che privatamente, affinché si potesse trascorrere l’anno e perdurare agevolmente. Durante questo mese si pagavano ai maestri gli stipendi che, l’anno terminato, fece essere dovuto, si inauguravano i comizi, si fissavano le tasse, le matrona servivano le cene ai servi, come i padroni durante i Saturnali: quelle, per incitare i servi, con (questo) onore, ad un pronto ossequio, questi, poiché li ricompensavano per il lavoro compiuto.