Il muro di legno

Cuius de adventu cum fama in Graeciam esset perlata et maxime Athenienses peti dicerentur propter pugnam Marathoniam, miserunt Delphos consultum, quidnam facerent de rebus suis. Deliberantibus Pythia respondit, ut moenibus ligneis se munirent. Id responsum quo valeret, cum intellegeret nemo, Themistocles persuasit consilium esse Apollinis, ut in naves se suaque conferrent: eum enim a deo significari murum ligneum. Tali consilio probato addunt ad superiores totidem naves triremes suaque omnia, quae moveri poterant, partim Salamina, partim Troezena deportant; arcem sacerdotibus paucisque maioribus natu ac sacra procuranda tradunt, reliquum oppidum relinquunt.

Esperienze di traduzione – Pag.133 n.3 – Cornelio Nepote

Recata in Grecia la fama del suo arrivo, si diceva che soprattutto gli Ateniesi rivendicati per via della battaglia di Maratona, essi mandarono dei messi a Delfi a chiedere che cosa dovevano fare dei propri beni. Agli interpellanti la Pizia rispose che dovevano difendersi con mura di legno. Mentre nessuno capiva il senso di questo responso, Temistocle li convinse che il consiglio di Apollo era radunare se stessi e le proprie sostanze sulle navi: infatti questo era il muro di legno che era indicato dal dio. Tale parere viene considerato giusto e così gli Ateniesi aggiungono alle precedenti altrettante navi triremi e trasferiscono tutti i loro beni mobili, parte a Salamina, parte a Trezene: affidano l’Acropoli e l’espletamento del culto ai sacerdoti e a pochi anziani ed abbandonano il resto della città.