Il pastore negligente

Olim Rhodi vilicus agrum habebat. Vilici armentarius agnos saepe in campum ducebat, sed neglegenter (avv.) agnos pascebat. Nam aut in fagorum umbra dormiebat aut canebat aut in fluvii aquam lapillos iaciebat. Sed ecce: lupi e silva erumpunt, in campum intrant et agnos dilaniant! Tum armentarius ad vicum currit et clamat: «Domine, domine! Lupi in campo agnos devorant!». Respondet vilicus: «Di, adiuvate! Quid (Che cosa) agebas, puer? Certe dor miebas et agni non custodiebantur!». Statim (avv.) vilicus in campum accurrit et lupos fugat; deinde armentarium pellit.

Un tempo a Rodi un fattore possedeva un campo. Il pastore del fattore conduceva spesso gli agnelli in un campo, ma pascolava gli agnelli negligentemente. Infatti o dormiva all’ombra dei faggi o cantava o lanciava sassolini nell’acqua del fiume. Ma ecco: all’improvviso dei lupi sbucano dal bosco, entrano nel campo e sbranano gli agnelli! Allora il pastore corre al villaggio e grida: «Padrone, padrone! I lupi sbranano gli agnelli nel campo!». Risponde il fattore: «Dei, aiutatemi! Che cosa facevi, ragazzo? Senza dubbio dormivi e gli agnelli non erano sorvegliati!». Subito il fattore corre nel campo e mette in fuga i lupi con il bastone; poi caccia via il pastore.