Il primo sacco di Roma
Galli iam ad urbis moenia appropinquabant: erat nulla praesidia. Tum apparebat vera Romana virtus. Senes in forum conveniebant et pro urbis salute diis Manibus se consecrabant; deinde in curia sese collocabant et hostes («i nemici», acc. plur.) expectabant, sic in sua dignitate quisque («ciascuno) mortem oppetebat. Galli urbem apertam inveniebant; eam clamore invadebant et in domos (da domus, -us, acc. plur.) intrabant. In curia inveniebant senes, qui («i quali») in sellis immoti sedebant; crudeliter eos mactabant, faces domibus (da domus, -us, dat. plur.) iniciebant et totam urbem exaequabant.
I Galli già si avvicinavano alle mura della città: non c’era nessuna difesa. Allora si mostrava il vero valore Romano. Gli anziani si radunavano nel foro e si consacravano agli dèi Mani per la salvezza della città; poi si sistemavano nella curia e aspettavano i nemici, così ciascuno andava incontro alla morte nella sua dignità. I Galli trovavano la città aperta; la invadevano con frastuono ed entravano nelle abitazioni. Nella curia trovavano gli anziani, i quali sedevano immobili sui sedili; li trucidavano con crudeltà, davano fuoco alle abitazioni e radevano al suolo l’intera città.