Il servo e il leone

Olim erat servus, qui dominum saevum habebat. Cum hic dominus cotidie servum verberaret, ille miser ad fugam coactus est et in camporum et arenarum solitudines concessit ut dominum effugeret. Deinde, cum speluncam remotam et latebrosam ille repperisset, in eam penetravit et se recondidit. Paulo post ad speluncam venit leo gemens, quia pede vulnerabatur. Cum leo servum in habitaculum suum vidisset, mitis et mansues accessit et pedem ei ostendit, ut ille vulnus sanaret. Servus magnam spinam a leonis pede revellit, atque ex eo die per triennium servus et leo in eodem specu vixerunt.

Un tempo viveva un servo, che aveva un padrone crudele. Poiché questo padrone picchiava ogni giorno il servo, quello sventurato fu costretto alla fuga e si ritirò nelle solitudini dei campi e dei deserti per sfuggire al padrone. Poi, avendo egli trovato una grotta appartata e piena di cavità, entrò in essa e vi si nascose. Poco dopo nella grotta giunse un leone che si lamentava, poiché era ferito ad una zampa. Avendo il leone visto il servo nella sua tana, si avvicinò mite e mansueto e gli mostrò la zampa, affinché quello curasse la ferita. Il servo estrasse una grossa spina dalla zampa del leone e da quel giorno per tre anni il servo e il leone vissero nella stessa grotta.