Il tempio di Giano

Constat Iani templum ter esse clausum: primum regnante Numa, item post bellum Punicum secundum, tertio post bella Actiaca, quae confecit Augustus, quo tempore pax quidem fuit quantum ad exteras pertinet gentes, sed bella flagravere civilia. Huius autem aperiendi et claudendi templi ratio varia est. Alii dicunt, Romulo contra Sabinos pugnante, cum in eo esset ut vinceretur, calidam aqua ex eodem loco erupisse, quae fugavit exercitum Sabinorum: hinc ergo tractum [esse] morem ut pugnaturi aperirent templum, quod in eo loco fuerat constitutum, quasi ad spem pristini auxilii. Alii dicunt Tatium et Romulum facto foedere hoc templum aedificasse, unde et Ianus ipse duas facies habet quasi ut ostendat duorum regum coitionem.

È noto che il tempio di Giano sia stato chiuso tre volte: la prima quando regnava Numa, allo stesso modo durante la seconda guerra Punica, la terza dopo le guerre Acaiche, che Augusto portò a termine, al tempo in cui ci fu la pace per quanto concerne le popolazioni straniere, ma scoppiarono le guerre civili. La spiegazione dell’aprire e del chiudere questo tempio è varia. Alcuni dicono che, quando Romolo combatteva contro i Sabini, essendo sul punto di essere sconfitto, dal medesimo luogo sgorgò acqua calda, che mise in fuga l’esercito dei Sabini: dunque da questo si fece derivare l’usanza di aprire il tempo in procinto di combattere, cosa che era stata stabilita in quella circostanza, come per la speranza dell’antico aiuto. Altri dicono che Tazio e Romolo, dopo aver stipulato un patto, costruirono questo tempio, da cui Giano stesso ha due facce come per dimostrare la coalizione dei due re.