Inizio della congiura di Catilina

Catilinam luxuria primum, tum hinc conflata egestas rei familiaris, simul occasio, quod in extremis finibus mundi arma Romana peregrinabantur, in nefaria consilia opprimendae patriae suae compulere. Senatum confodere, consules trucidare, distringere incendiis Urbem, diripere aerarium, totam denique rem publicam funditus tollere, et quidquid nec Annibal videretur optasse, quibus id – o nefas! – sociis adgressus est. Ipse patricius; sed hoc minus est: Curii, Porcii, Syllae, Cethegi, Autronii, Varguntei atque Longini, quae familiae! quae senatus insignia! Lentulus quoque quum maxime praetor! Hos omnes immanissimi facinoris satellites habuit. Additum est pignus conjurationis, sanguis humanus, quem circumlatum pateris bibere: summum nefas, nisi amplius esset, propter quod biberunt!Actum erat de pulcherrimo imperio, nisi illa conjuratio in Ciceronem et Antonium consules incidisset, quorum alter industria rem patefecit, alter manu oppressit.

Esperienze di traduzione – Pag.61 n.2 – Floro

La corruzione, poi la rovina del suo patrimonio, che ne fu la conseguenza, e nello stesso tempo l’occasione che gli offriva la lontananza delle armate romane, occupate alle estremità del mondo, ispirarono a Catilina l’orribile progetto di opprimere la sua patria. Voleva massacrare il senato, pugnalare i consoli, consumare Roma in un vasto incendio, saccheggiare il tesoro, rovesciare infine tutta la repubblica da cima a fondo e ritirarsi nei suo misfatti contro quella, al di là stesso de tutto quello che sembrava aver augurato Annibale. E quali furono, grandi dei! I complici del suo attentato! Lui stesso era patrizio ; ma è poco, da considerare i Curi, i Porci, i Sylli, i Cétegi, gli Autroni, i Varguntei, i Longini; quali nomi! quali ornamenti del senato! C’era anche Lentulo, allora pretore. Catilina li ebbe tutti per guardie del corpo nell’esecuzione della sua mostruosa impresa. Le garanzia della loro unione fu del sangue umano bevuto in delle coppe che circolarono di mano in mano; crimine senza eguali, se non fu sorpassato da quello, questa bevanda fu il preludio. Quello era infatti d’un così bel impero, che quella congiura non fu tramata sotto il consolato di Cicerone e di Antonio, nel quale l’uno l’ha scoperto con la sua vigilanza, e l’altro lo soffocò con le armi.