Inizio dell’assedio di Sagunto
Dum Romae senatus consultat, iam Saguntum summa vi oppugnabatur. Civitas ea longe potentissima ultra Hiberum fuit, sita non longe a mari. Oriundi a Zacyntho insula dicuntur mixtique etiam compluribus Rutulis ab Ardea. In tantas brevi creverant opes, seu maritimis seu terrestribus fructibus seu disciplinae sanctitate, ut ceteris Hispanis auctoritate praestarent. Hannibal, ingenti exercitu in fines eorum ingressus, pervastatis passim agris, urbem magna vi adgreditur. Angulus muri erat in planitiem vergens, adversus quem vineas agere instituit, per quas aries moenibus admoveri posset. In eo angulo tuttis ingens imminebat et murus supra modum munitus erat. Ibi iuventutus delecta, ubi plurimum periculi ac timoris ostendebatur, vi maiore obsistebant. Inde non pro moenibus solum atque turri tela micabant, sed ad erumpendum etiam armis in stationes hostium parati erant.
Ad Limina (2) – Pag.119
Mentre a Roma il senato procedeva a consultazioni, Sagunto veniva attaccata ormai con estrema energia. Quella era la più fiorente città oltre l’Ebro, situata non lontano dal mare. Si dice che (gli abitanti) fossero originari dell’isola di Zacinto, e che vi si fossero mescolati alcuni della stirpe dei Rutuli di Ardea. E a tanta prosperità erano cresciuti in breve sia per i proventi del mare e della terra, sia per l’integrità del loro comportamento, così da superare in prestigio gli altri Ispanici.Annibale, penetrato con un esercito numeroso nel loro territorio, devastate qua e là le campagne, attacca la città con grande violenza. C’era un angolo del muro volto verso una valle contro il quale (Annibale) cominciò a far avanzare le macchine da guerra per poter accostare grazie ad esse l’ariete alle mura. In quell’angolo c’era anche una grande torre e il muro era oltre modo fortificato Una gioventù scelta, dove si presentava il massimo pericolo e motivo di timore, ivi con maggior accanimento resisteva. Da lì non solo combattevano a difesa delle mura e della torre con lancio di dardi, ma erano anche pronti ad irrompere in armi nelle postazioni nemiche.
