Invito alla tolleranza

Ad condicionem rerum humanarum respiciendum est, ut omnium accidentium aequi iudices simus; iniquus autem est qui commune uitium singulis obiecit. Non est Aethiopis inter suos insignitus color, nec rufus crinis et coactus in nodum apud Germanos uirum dedecet: nihil in uno iudicabis notabile aut foedum quod genti suae publicum est. Et ista quae rettuli unius regionis atque anguli consuetudo defendit: uide nunc quanto in iis iustior uenia sit quae per totum genus humanum uulgata sunt. Omnes inconsulti et inprouidi sumus, omnes incerti queruli ambitiosi — quid lenioribus uerbis ulcus publicum abscondo? — omnes mali sumus. Quidquid itaque in alio reprenditur, id unusquisque in sinu suo inueniet. Quid illius pallorem, illius maciem notas? pestilentia est. Placidiores itaque inuicem simus: mali inter malos uiuimus. Vna nos res facere quietos potest, mutuae facilitatis conuentio.

Nexus – Pag.101 n.2 – Seneca

Si deve tener conto della situazione comune a tutte le vicende umane, per farsi giudici obiettivi di tutto quanto accade: è ingiusto colui che addebita al singolo un vizio di tutti. Un Etiope, in mezzo ai suoi, non si fa notare per il colore della pelle e, tra i Germani, i capelli biondi ed annodati non disdicono ad un uomo: non giudicherai mai degna di nota o vergognosa, in un individuo, una cosa che è nell’uso comune della sua gente. E codesti esempi, che ho citato, sono difesi dai costumi d’una regione, di un angolo del mondo; guarda ora quanto è più giusto perdonare quei difetti che sono diffusi in tutto il genere umano. Siamo tutti sconsiderati e sprovveduti, tutti indecisi, brontoloni, ambiziosi (perché nascondere dietro eufemismi una piaga pubblica?), siamo tutti cattivi. Tutto quanto è possibile rimproverare in un altro, ciascuno se lo ritroverà nella sua bisaccia. Perché segni a dito il pallore di questo o la magrezza di quello? Siamo tutti appestati. Cerchiamo allora d’essere comprensivi tra noi; siamo dei cattivi che vivono in mezzo a dei cattivi. Una sola cosa ci può dar pace: l’accordo di mutua condiscendenza.