La città di Siracusa (N.22)

Urbs Syracusae maxima Graecarum, pulcherrima omnium, est. Ea est magna urbs et ex quattuor urbibus maximis constat: quarum (di cui) una insula est. In ea aedes sacrae complures seunt, sed duae longe ceteras superant; Dianae una, et altera ornatissima, Minervae. In hac insula est fons aquae dulcis, nomen suum est Arethusa, magnitudine incredibili dictu, plenissimus piscium. Altera urbs Achradina est, in qua (in cui) forum maximum, pulcherrimae porticus, ornatissimum prytaneum et amplissima curia sunt. Tertia urbs est illa quae (che) nominatur Tycha, quod in ea parte Fortunae fanum antiquum fuit. Quarta autem est illa pars quae (che), quia postremam Syracusani aedificaverunt, Neapolis nominatur.

Cicerone

La città di Siracusa è la più importante tra quelle greche, la più bella di tutte. Essa è una città grande ed è costituita da quattro grandissimi quartieri: di cui uno è un’isola [= l’isola di Ortigia]. In esso ci sono moltissimi templi sacri, ma due superano di gran lunga gli altri; uno di Diana, e l’altro bellissimo, di Minerva. Su quest’isola c’è una sorgente di acqua dolce, il suo nome è Aretusa, di grandezza incredibile a dirsi, ricchissimo di pesci. Il secondo quartiere è Acradina, in cui c’è una piazza molto grande, bellissimi portici, un elegantissimo pritaneo e una grandissima curia. Il terzo quartiere è quello che è chiamato Tiche, poiché in quella zona ci fu un antico tempio della Fortuna. Invece il quarto è quella zona che, dal momento che i Siracusani costruirono per ultimo, è chiamata Neapoli.