La città di Siracusa (N.24)

Urbem Syracusas maximam esse Graecarum urbium, pulcherrimam omnium saepe audistis. Est, iudices, ita ut dicitur. Ea tanta est urbs, ut ex quattuor urbibus maximis constare dicatur; quarum una est ea quae “insula” appellatur, in qua domus est quae Hieronis regis fuit, qua praetores uti solent. In ea sunt aedes sacrae complures, sed duae longe ceteris antecellunt: altera Dianae, altera, quae fuit ante istius (= Verris) adventum, ornatissima (= ricchissimo di opere d’arte), Minervae. In insula extrema est fons aquae dulcis, cui nomen Arethusa est, incredibili magnitudine, plenissimus piscium. Altera est urbs ea, cui nomen “Achradina” est; in qua forum maximum, pulcherrimae porticus, ornatissimum prytanium, amplissima curia templumque egregium Iovis Olympii est. Tertia est urbs quae, quod in ea parte Fortunae fanum antiquum fuit, “Tycha” nominata est; in qua gymnasium amplissimum est et complures aedes sacrae. Quarta autem est quae, quia postrema coaedificata est, “Neapolis” nominatur; quam ad summam(= nella sua parte più alta) theatrum maximum, praeterea duo templa sunt egregia: Cereris unum, alterum Liberae signumque Apollinis, qui “Temenites” vocatur, pulcherrimum et maximum.

Cicerone

Avete sentito dire spesso che Siracusa è la più grande delle città Greche e la più bella di tutte. E’, o giudici, come si dice. Questa città è così vasta che la si può considerare composta da quattro città di notevoli dimensioni; una di queste è il quartiere che viene chiamato “Isola”, dove sorge l’ex-palazzo reale di Gerone, utilizzato abitualmente dai nostri pretori. Qui sorgono numerosi edifici sacri, ma due superano di gran lunga tutti gli altri: uno è il tempio di Diana e l’altro quello Minerva, che era ricchissimo di opere d’arte prima dell’arrivo di costui (=Verre). La seconda è la città chiamata Acradìna; in essa si trovano una piazza grandissima, bellissimi porticati, un sontuoso pritanéo, una curia molto spaziosa e un superbo tempio di Giove Olimpico. La terza è la città denominata Tica, perché in quel quartiere vi era un antico santuario della Fortuna; vi è in essa un vastissimo ginnasio e numerosi edifici sacri. La quarta città infine è quella chiamata Neápoli, perché edificata per ultima; nella sua parte più alta si trovano il teatro più grande ed inoltre due templi superbi: uno di Cerere, l’altro di Libera, e una statua di Apollo, detto Temeníte, bellissima e gigantesca.