La clementia di Cesare

Caesar, ratus Dumnorigem, Haeduorum principem, contra populum Romanum egisse, in eum se animadvertere arbitrabatur. Hoc consilio, vero, unum repugnabat, quod Caesar fratris eius Divitiaci summum in populum Romanum studium et egregiam fidem cognoverat; deinde is verebatur ne eius supplicio Divitiaci animum offenderet. Itaque statim Divitiacum ad se vocari iubet et cum eo de fratris iniuria conloquitur. Tunc Divitiacus multis cum lacrimis Caesarem complexus obsecravit ne in fratrem gravem poenam statueret. Ille sciebat fratrem reum esse, sed orabat ut Caesar clementia erga eum uteretur et iniuriam condonaret. Itaque Caesar Divitiaci dextram prendit et consolatus veniam dedit.

Cesare

Cesare, pensando che Dumnorige, capo degli Edui, si fosse mosso contro il popolo Romano, decideva di infierire contro di lui. Quest’unica cosa contrastava il proposito, (cioè) il fatto che Cesare aveva conosciuto il grandissimo rispetto nei confronti del popolo Romano e l’egregia lealtà di suo (= di Dumnorige) fratello Diviziaco; inoltre egli temeva di offendere l’animo di Diviziaco con il supplizio di quello. Pertanto ordinò che Diviziaco fosse subito chiamato presso di lui e parlò con lui dell’offesa del fratello. Allora Diviziaco, abbracciando Cesare, con molte lacrime pregò di non decidere una pena grave nei confronti del fratello. Egli sapeva che il fratello era colpevole, ma pregava che Cesare mostrasse clemenza verso di lui e gli perdonasse l’offesa. Così Cesare prese la destra di Diviziaco e, dopo averlo confortato, gli accordò il perdono.