La fondazione di Alessandria

Alexander Magnus ad Mareotin (acc. sing. di Mareotis) paludem, haud procul ab insula Pharo, pervenit, atque loci naturam maiore cum studio observavit. Insula pulchrior quidem quam vicina loca erat et minime hostium incursionibus opportuna; itaque primum Macedonum rex ibi urbem novam condere statuit. Mox autem insula apparuit parum («troppo poco») idonea ad magnam hominum multitudinem; itaque locum capaciorem et ampliori sedi aptum desideravit. Tum alium locum delegit inter paludem et mare, et ambitum destinavit. Dum autem rex murorum orbem polenta destinat, ut Macedonum mos est, ex regionibus finitimis ingentes avium greges advolant et polentam pascunt. Macedonibus res triste omen apparuit, sed vates responderunt: «Nova urbs clarior Thebis et Memphide erit, magnam advenarum frequentiam habebit multisque terrarum populis alimenta praebebit». Alexander igitur novam urbem condere perrexit, hominum multitudine implevit atque e suo nomine Alexandream appellavit.

Curzio Rufo

Alessandro Magno arrivò alla palude Mareotide, non lontano dall’isola di Faro e osservò con grande attenzione la conformazione del luogo. L’isola era senza dubbio più bella dei luoghi limitrofi e per niente esposta alle incursioni dei nemici; perciò in un primo momento il re dei Macedoni decise di fondare lì una nuova città. Ma subito dopo l’isola gli apparve troppo poco adatta ad una grande moltitudine di uomini; perciò ricercò un luogo più spazioso e adatto ad una sede più ampia. Allora scelse un altro luogo tra la palude e il mare, e stabilì il perimetro. Mentre dunque il re stabiliva il perimetro delle mura con la farina d’orzo, come è usanza dei Macedoni, dalle zone circostanti giungono grandi stormi di uccelli e divorano la farina d’orzo. L’accaduto parve ai Macedoni un infausto presagio, ma gli indovini risposero: «La nuova città sarà più celebre di Tebe e di Menfi, avrà una grande affluenza di stranieri e fornirà cibo a molti popoli della terra». Alessandro quindi continuò a fondare la città, la riempì di un grande numero di uomini e dal suo nome la chiamò Alessandria.