La morte di Patroclo
Graeci Troiam oppugnabant sed nullius dei benevolentia victoriam Graecis dabat. Achilles, puellae iniuria iratus, a pugna secedebat diuque pugnare recusabat. At Graecos usque ad scaphas Troiani pellebant et magnum periculum Danais erat. Tandem Patroclus, in tam adversis factis, perveniebat ad Achillis («di Achille», gen. masch.) tabernaculum et amico sic dixit («disse»): “Hic («Qui», avv. di luogo) mane, si («se») tua ira tam magna est. Sed ego armatus non sum et pugnarum penuria excrucior. Mecum alii viri sunt: Graecorum ruinam amove, tua arma mihi dona. Multos adversarios necare desidero, totius militiae fama a me servari poterit”. Achilles uni Patroclo sua arma dabat, sed in animo suo de amici vita desperabat. Nam Patroclus, amici armis indutus, non solum Troianos terret et repellit, sed etiam oppidi muros scandere temptat. Ita Phoebi iram excitat et deus Hectorem («Ettore», acc. masch.) concitat: a Troiano Patroclus, iam saucius, trucidabitur armisque spoliabitur.
I Greci assediavano Troia ma la benevolenza di nessun dio concedeva la vittoria ai Greci. Achille, adirato per l’oltraggio della fanciulla, si ritirava dalla battaglia e per lungo tempo si rifiutava di combattere. Ma i Troiani respingevano i Greci fino alle imbarcazioni e i Greci avevano un grosso problema. Alla fine Patroclo, in circostanze così avverse, giungeva alla tenda di Achille e disse così all’amico: «Resta qui, se la tua ira è così grande. Ma io non sono armato e sono tormentato dalla mancanza di battaglie. Gli altri uomini sono con me: allontana la rovina dei Greci, donami le tue armi. Desidero uccidere molti nemici, la gloria di tutto l’esercito potrà essere preservata da me». Achille dava le sue armi al solo Patroclo, ma nel suo animo disperava della vita dell’amico. Infatti Patroclo, avendo indossato le armi dell’amico, non soltanto spaventa e respinge i Troiani, ma cerca anche di scalare le mura della città. Così suscita l’ira di Apollo e il dio incita Ettore: Patroclo, già ferito, sarà trucidato e privato delle armi da Patroclo.