La nascita di Paride: l’inizio della fine per Troia!

Namque Hecuba, fetu eo gravida, per noctis quietem haec vidit: ipsa non filium, sed facem edidit, cuius ignibus Idam montem conflagravit ac mox, diutius continuante flamma, deorum delubra et omnem civitatem concremavit. Statim mulier suum virum, regem Priamum, certiorem de eo somnio fecit et ille, animo territus magis quam uxor, visionem putans tristius omen, diis saepe hostiis sacrificabat. Deinde Priamus oravit Apollinem ut id obscurius somnium illustraret.

E infatti Ecuba, incinta di quel bambino, durante la quiete della notte vide queste cose: essa stessa diede alla luce non un figlio, ma una fiaccola, a causa del cui fuoco il monte Ida bruciò e subito, poiché il fuoco persisteva piuttosto a lungo, bruciò i templi degli dei e infine tutta la città fu ridotta in cenere. Subito la donna informò suo marito, il re Priamo, di questo sogno e quello, spaventato nell’animo più della moglie, ritenendo il sogno un presagio funesto, sacrificava spesso vittime agli dei. Quindi Priamo pregò Apollo di rendere chiaro questo sogno piuttosto ambiguo.