La perseveranza

Initia omnium rerum (= di tutte le cose) incerta et interdum (avv.) ardua erunt. Nam multa incepta blandam formam habebunt, sed simulacri fallacia ostendetur rebus (= dai fatti). Interdum viri operam constanter (avv.) incipiunt, sed postea (avv.) inceptum relinquunt. Constantia autem semper victoriam dabit. Saepe etiam militiae in bello fidem (= la fiducia) amittunt coram (prep. + abl., = al cospetto di) valido inimico, sed strenua verba ducis (= del comandante) novum animum viris dabunt et pugna secunda erit: omnes (= tutti) audacter pugnabunt et victoria obtinebitur. Non semper enim adversa fortuna virorum animos frangit; immo (avv.), firma spes (= speranza) victoriam parabit, et privatim (avv.) et publice (avv.).

Gli inizi di tutte le cose saranno incerti e talvolta difficili. Infatti molte imprese avranno un aspetto invitante, ma dai fatti sarà mostrato l’inganno dell’apparenza. Talvolta gli uomini cominciano un’opera con costanza, ma poi abbandonano l’impresa. Ma la costanza darà sempre la vittoria. Spesso anche le armate in guerra perdono la fiducia al cospetto di un nemico forte, ma le coraggiose parole del comandante infonderanno nuovo coraggio agli uomini e la battaglia sarà propizia: tutti combatteranno con coraggio e si otterrà la vittoria. Non sempre infatti la sorte avversa scoraggia gli animi degli uomini; anzi, una salda speranza procurerà la vittoria, sia privatamente che pubblicamente.